Canto XXX del Purgatorio (incontro di Dante e Beatrice)
"e la faccia del sol nascere ombrata,
sì che per temperanza di vapori
l’occhio la sostenea lunga fïata: 27
così dentro una nuvola di fiori
che da le mani angeliche saliva
e ricadeva in giù dentro e di fori, 30
sovra candido vel cinta d’uliva
donna m’apparve, sotto verde manto
vestita di color di fiamma viva. 33 "
All’apertura del canto, ci troviamo ormai nel Paradiso Terrestre, in prossimità del fiume Letè, dove, immergendosi, le anime si purificano per dimenticare i peccati terreni ed ascendere al Paradiso vero e proprio. Davanti agli occhi di Virgilio e del poeta scorre ancora la processione dei “ventiquattro seniori” che aveva chiuso il canto precedente. Il momento è quello, sempre altamente significativo in Dante, dell’alba. Ad un certo punto, mentre s’intona un versetto del Cantico dei Cantici, si stacca una figura, di rosso e verde vestita e avvolta in una nuvola di fiori, che Dante intuisce essere la donna da lui sempre amata, Beatrice
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